Nel Novembre del 2011 ho provato a ritagliare le prime forchette, idea che mi ronzava in testa già da anni. Ho realizzato braccia, mani e viso. Sono rimasto stupito nell'intravedere direttamente il viso a forma di bue con i due rebbi che diventavano corna. Il "culto del bove" era praticato sin dalla età neolitica nelle società agro-pastorali del Mediterraneo dove il Toro era simbolo di forza, vitalità, fertilità. In Sardegna la maschera carnevalesca originaria di Ottana (nu) denominata "Su Boe", rappresenta la lotta tra l'istinto animalesco e la ragione umana. L'idea fluiva e l'immagine si è schiarita, contorcendosi e stravolgendo in uno sviluppo mai visto. Ho creato nuovi guerrieri antropomorfi con maschere di bue, scudi, spade, lance, archi, così diventando IL POPOLO DEI FORCHIANI. La mia ispirazione e passione nasce da soggetti della civiltà Nuragica che rappresentano scene di vita quotidiana. Tutti gli oggetti sono stati lavorati con materiali di riciclo, forchette, rame ottone, ginepro e quercia. Brevettate presso camera di commercio n. nu2013o000002.
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